Poeta e patriota cubano. Studiò
all'Avana quando Cuba apparteneva ancora agli Spagnoli. Coltivò quello
spirito patriottico e indipendentista che lo spinse a prendere parte a una
cospirazione antispagnola; essendo stato scoperto il complotto, dovette
abbandonare l'isola e riparare negli Stati Uniti (1853). Nel 1857
poté far ritorno a Cuba grazie a un'amnistia. Fece l'insegnante,
collaborando nello stesso tempo ad alcuni giornali e riviste locali.
Pubblicò le sue prime poesie sulla "Revista de la Habana",
fondata nel 1855 da Rafael Maria Mendive, poeta e patriota cubano. Nel 1858
fondò egli stesso una rivista letteraria, "Revista Habanera",
sulla quale pubblicò i suoi versi. Il suo primo volume di poesie,
Cantos de la tarde, è datato 1860: è una raccolta di versi,
in maggioranza già apparsi su periodici, cui furono aggiunte alcune
poesie inedite. Nel 1865 fece ritorno negli Stati Uniti, quindi si
trasferì nel Messico. Qui, entrato a far parte di un gruppo di
indipendentisti cubani, organizzò alcune spedizioni contro gli Spagnoli
che occupavano l'isola, ma anche queste ebbero esito negativo. Più tardi
ebbe l'incarico da Carlos Manuel de Céspedes, il capo dei rivoluzionari
cubani, di trattare un accordo con gli Spagnoli. Questi gli diedero un loro
salvacondotto ma quando
Z. giunse all'Avana lo arrestarono e lo fecero
fucilare (1871). Tra le sue opere, ricordiamo:
Fidelia, dedicata
all'attrice Adah Menken, la donna da lui amata;
Diario de un
mártir, raccolta di 14 composizioni dedicate ancora alla donna amata;
En días de esclavidad, poema in quattro canti su temi patriottici,
autobiografici e civili;
Poesías completas (Bayamo 1832 - La
Cabaña, Avana 1871).